giovedì 23 settembre 2010

1560 grazie

Quindi è finita. La campagna congressuale che ci aveva dichiarato "vincitori morali" è finita ufficialmente martedì sera con i risultati definitivi dei congressi di circolo in tutta la provincia di Pordenone.
Ai tanti che in questi giorni ci hanno chiesto "Michele come è andato?", diciamo che la risposta è eloquente nei risultati: il Congresso lo vince Renzo Liva col 36.4% pari a 32 delegati in Assemblea provinciale; subito dietro Antonio Ius col 36% pari a 31 delegati, mentre Michele è stato uno splendido fantastico e strepitoso terzo candidato col suo (ma soprattutto vostro) 28% dei voti e con 24 delegati in Assemblea provinciale.

E' stato un ottimo risultato se pensiamo quando siamo partiti per questa bellissima avventura, e quali prospettive credevamo di raggiungere pensando ad oggi. Michele in giro per i circoli è stato sempre credibile ed ha entusiasmato i presenti con le sue risposte dettate dall'onestà intellettuale e da una sincerità palese agli occhi di tutti. Non è stato facile, per nulla, ma ce l'abbiamo fatta a portare il Partito Democratico provinciale verso una destinazione diversa da quella prefissata da altri alla vigilia. E' stata dura ma sempre col sorriso sulle labbra, quel sorriso nel quale i 430 iscritti che hanno scelto di votare Michele anziché i due più blasonati avversari, si sono riconosciuti e affezionati in poco più di due settimane di campagna.

Adesso inizia una nuova avventura, molto più importante e significativa di quella finora percorsa: dare una personalità al Pd che vogliamo. Perché se in giro per Pordenone lo slogan faceva da apripista al candidato Padovese, adesso la strada da percorrere è ancora più irta di ostacoli e il partito come lo vogliamo dovrà essere plasmato a vostra immagine e somiglianza.

Per questo motivo i nostri ringraziamenti non vanno solo a quei 430 elettori che hanno creduto in Michele, ma vanno in particolar modo a tutti i 1560 Democratici di Pordenone che hanno creduto e votato ai congressi in tutta la provincia.
I nostri ringraziamenti vanno a tutti perché siete voi il Partito Democratico a Pordenone, per cui

1560 GRAZIE!!

martedì 21 settembre 2010

Vincitori morali

VOTO NEI CIRCOLI
Nessun candidato ottiene la maggioranza. La sorpresa Padovese
Segreteria Pd, ballottaggio tra Liva e Ius

Martedì 21 Settembre 2010,
PORDENONE - Il voto negli oltre 40 circoli territoriali del Pd non ha consentito di acclamare il futuro segretario provinciale del partito. Nessuno dei tre candidati scesi in campo è riuscito ad aggiudicarsi la maggioranza più uno dei consensi. Perciò toccherà ora ai delegati nella prossima assemblea provinciale votare il leader del Pd pordenonese. I rappresentanti dovranno scegliere tra Renzo Liva (ieri sera alle 23.30, quando mancavano pochissimi seggi, aveva ottenuto 556 voti, pari al 37%) e Antonio Ius (526, pari al 35%): questo, infatti, hanno sancito le "primarie" dei circoli dove ha votato il 60% degli iscritti. Sono loro due ad avere conquistato la maggioranza (relativa) dei consensi, rispetto a Michele Padovese (418 pari al 28%) che da ieri è fuori della corsa per la segreteria.
Ma quella di Padovese resta forse la maggiore sorpresa di questa sfida interna al partito. Il candidato dell’area delle liste civiche, sponsorizzato in particolare da Giorgio Zanin e dal sindaco Sergio Bolzonello, ha raggiunto circa il 28% dei consensi tra gli iscritti. Un risultato che porta i suoi "supporter" a parlare di vittoria morale del congresso. Padovese, che a metà del percorso è stato secondo dopo Renzo Liva e davanti ad Antonio Ius con quasi il 35% dei consensi, puntava a un risultato che, secondo le previsioni, non poteva andare oltre il venti per cento. «Avere raggiunto questi numeri - commentavano ieri sera i sostenitori del terzo candidato - deve fare riflettere anche perché noi partivamo con ben sei mesi di ritardo rispetto a Liva che era sceso in campo già nella scorsa primavera».
L’avere avuto meno tempo a disposizione per fare campagna elettorale ha sicuramente pesato sull’esclusione di Padovese. Ma a determinare il risultato di ieri sera è stata, evidentemente, la maggiore organizzazione e il capillare controllo sugli iscritti da parte delle altre due componenti: quella ex Ds che ha puntato su Renzo Liva e quella ex Margherita che alla fine (in particolare con i voti dei circoli di Fiume Veneto e Sesto al Reghena) ha fatto recuperare Antonio Ius. Saranno proprio loro due a sfidarsi nella prossima assemblea.

Il Gazzettino del 21 settembre pag. 7

mercoledì 15 settembre 2010

Confronto a tre a Cordenons



E' martedì 14 settembre 2010, Michele Padovese, il nostro candidato alla segreteria provinciale del Partito Democratico di Pordenone, sfida Toni Ius e Renzo Liva in un confronto/dibattito a Cordenons sul programma e sulla politica provinciale.
Un occhio di riguardo anche alla segreteria regionale di Debora Serracchiani - sfiduciata moltissime volte dal gruppo cui fa parte sia Ius che Liva - nel quale noi del "PD che vogliamo" siamo solidali e attenti sostenitori.

Michele parla di getto sul Pd in cui crede e che tentiamo di far diventare plurale e unito, ma siamo anche consapevoli che l'unità si ricompone con tutte le persone e tutte le anime presenti nel partito, perché l'unità dobbiamo volerla tutti e a parole sono tutti bravi.

E' questo il PD che vogliamo. E' Michele Padovese il segretario che vogliamo.

Michele Padovese si confronta a Cordenons



[Via PD Cordenons]

Padovese segretario. Chi ci ha messo la faccia e il cuore

lunedì 13 settembre 2010

domenica 12 settembre 2010

La Lega contro l'Islam



Niente, è che in Friuli Venezia Giulia ai leghisti del Consiglio Regionale è venuta un'idea geniale. Con una piccola modifica al"Codice dell'Edilizia" - roba tecnica per geometri ed architetti - si potrebbe vietare la realizzazione di Moschee e Minareti in tutta la regione. Il trucchetto è semplice, basta "impedire la costruzione di edifici di culto islamico tali alterare gli equilibri architettonici del territorio". Ma come hanno fatto a non pensarci prima? Non si può mica alterare gli equilibri architettonici di un territorio! E poi in Svizzera il 57% della popolazione si è già detta contraria a cose del genere - argomentano di default gli amministratori padani - quindi perché non agire subito, senza perdere altro tempo, qui in Friuli?

Il ragionamento non fa una piega. In realtà dovreste ricordare che la Lega a Nordest è appena stata travolta da uno scandalo senza precedenti, con il Presidente del Consiglio Regionale Ballaman (anche lui da sempre durissimo con l'Islam) che amava scorrazzare in autoblu portando suoceri e fidanzata ovunque desiderassero. E allora perché non spararne una bella grossa, come questa della Moschea, per riconquistare l'affetto degli elettori? "Basta calarci le braghe!", dicono gli ideatori dell'emendamento, e pazienza se tali norme coccerebbero con quelle smancerie chiamate "diritti fondamentali", pazienza se il rispettabilissimo "Codice Regionale dell'Edilizia" è gerarchicamente inferiore, ehm, alla "Costituzione Italiana". Poi per quello si vedrà.



Questo invece è ciò che pensa Michele Padovese.

sabato 11 settembre 2010

Per le forze dell'ordine


COMUNICATO STAMPA


Nel Consiglio Provinciale di oggi, l’Assessore Grizzo ha riferito di impegni presi dal Ministro Maroni di potenziare la dotazione delle forze di polizia in Provincia di Pordenone.

Questi impegni sono stati sollecitati dopo l’approvazione all’unanimita’di un ordine del giorno, presentato dal Gruppo del Partito Democratico lo scorso novembre, che chiedeva alla Giunta Provinciale di intervenire presso il Ministero dell’Interno per rafforzare l’organico di Polizia.

Come Gruppo PD prendiamo atto di questi impegni e andremo a verificarne il rispetto.

A fronte di un forte spirito di collaborazione mostrato dall’opposizione, il consigliere Bortolotti, nella sua veste di temporaneo Presidente del Consiglio, ha dato oggi l’ennesima dimostrazione del suo atteggiamento di arroganza e prevaricazione.

Durante un mio intervento di replica a quello dell’assessore Grizzo ha ben pensato di interpretare in modo arbitrario il regolamento per togliermi la parola.

Sostenevo che le ronde composte da esercito e polizia erano una misura insufficiente e con scarsi benefici rispetto ai costi sostenuti. Per questo era necessario investire sull’organico di polizia.A Bortolotti evidentemente l’espressione di una opinione contraria alla sua da’ fastidio, fino al punto di togliere la parola ai consiglieri. Proprio come si fa nei regimi fascisti o forse come e’ abituato a fare nelle riunioni della Lega Nord.

Caro Bortolotti, dovresti avere piu’ rispetto delle istituzioni e dei rappresentanti dei cittadini e forse avresti anche meno problemi giudiziari, che non solo gettano discredito su di te (ma questi sono affari tuoi) ma che riducono ancora di piu’ la fiducia dei cittadini verso le istituzioni stesse.

Michele Padovese
Consigliere Provinciale Partito Democratico

Si chiude il Ramadan, restano i problemi

Il mese di digiuno si chiude oggi. Stamattina i musulmani della provincia di Pordenone festeggeranno nella sede della Comina la fine del Ramadan, una festa, però, con un po’ di amaro in bocca perché i problemi per la comunità locale sono tanti. L’imam parlerà anche di questo ai fedeli di Maometto, fedeli che in questo mese non hanno mancato di essere presenti alla preghiera della sera: «La frequenza è stata più che buona» ha detto Mohammed Ouatiq. Quello di cui, invece, Ouatiq non ha voluto parlare è la vicenda di Sakineh, la donna diventata il simbolo europeo dei diritti dell’uomo in quanto rinchiusa in carcere dalle autorità iraniane con l’accusa di adulterio. Per lei, grazie alla mobilitazione politica internazionale, è stata ottenuta la sospensione dell’annunciata lapidazione, ma la clessidra si è solo fermata, non è stata azzerata. La Lega Nord, nei giorni scorsi, aveva accusato la comunità islamica locale di non essersi espressa contro il governo iraniano, ma l’imam non ha inteso replicare: «Quello che davvero oggi mi preoccupa – ha detto Ouatiq – sono i problemi concreti delle persone. Il terrore è quello che le persone vivono qua in Italia, da noi. Parliamo di famiglie che ricevono il permesso di soggiorno quando è già scaduto, un’ottantina di famiglie che sono vittime delle nuove procedure che agevolano quelli che hanno presentato richiesta di rinnovo dopo settembre dello scorso anno». Secondo l’imam queste procedure rendono anche più difficile il reperimento di un lavoro in un momento già difficile per la congiuntura economica. «A noi interessano i problemi concreti della comunità e questi sono i problemi di cui ci dobbiamo occupare, non questioni internazionali di cui non conosciamo tanti aspetti». Sulla questione dei permessi di soggiorno «sto cercando di avere un incontro con il questore e il prefetto per cercare di trovare una soluzione». La giornata conclusiva di oggi vedrà la partecipazione di centinaia di musulmani provenienti anche da fuori Pordenone. Il centro della Comina, infatti, è un punto di riferimento per tutta la comunità islamica provinciale. Un altro centro – ma molto più piccolo – si trova a Spilimbergo.


Martina Milia
Messaggero Veneto — 10 settembre 2010   pagina 03   sezione: PORDENONE
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L'appello di Michele per Sakineh

Appello per Sakineh

Il congresso provinciale è un momento che deve raccogliere tutto il partito intorno al confronto sui programmi per il futuro. Dobbiamo però in ogni momento  restare uniti in difesa dei valori fondamentali sostenuti da tutti noi.
Per questo - sperando di riuscire a raggiungere il maggior numero di iscritti - voglio proporre   di sottoscrivere un appello per Sakineh Mohammadi Ashtiani, condanna a morte tramite lapidazione per il reato di adulterio. È un modo concreto di dimostrare il nostro impegno e per 
Affermare con forza la nostra adesione alla CARTA DEI DIRITTI DELL’UOMO (Parigi 10 dicembre 1948)  e, in particolare in questo momento, all’articolo 3 che afferma:

 Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona”.

Operare in modo concreto:  per questo invito ogni iscritto a farsi parte attiva presso persone che conosca, in particolare con la nazionalità e la religione di  Sakineh, affinché si uniscano a noi nella sottoscrizione,  richiesta con forza e coraggio dai figli.

Tra le numerose petizioni, vi propongo di aderire a quella di AMNESTY INTERNATIONAL che trovate sul sito www.amnesty.it
La sospensione temporanea della condanna alla lapidazione, annunciata l'8 settembre dall'autorità giudiziaria, potrebbe essere revocata in qualsiasi momento, lasciando Sakineh a rischio di esecuzione. Le autorità iraniane devono immediatamente fare i passi necessari per garantire che la sua condanna a morte sia annullata una volta per tutte

È anche un impegno concreto a uno sforzo di laicità.

Noi resteremo sempre vicini ai più deboli e quindi sosterremo i diritti degli immigrati. Non riteniamo tuttavia di poter accettare che  venga affermata una neutralità di giudizio di fronte alla sorte di Sakineh, come sembrano fare rappresentanti istituzionali di religioni ospiti del nostro territorio. E questo diciamo anche all’Imam di Pordenone, che abbiamo spesso invitato a nostre iniziative.
Ci rivolgiamo a tutti per la difesa del diritto alla vita e una forte opposizione alla pena di morte.

Michele Padovese, consigliere provinciale PD
Candidato alla segreteria provinciale del Partito Democratico di Pordenone



Padelletti contro Pedicini Bortolotti blocca Padovese

Padelletti contro Pedicini Bortolotti blocca Padovese

Fibrillazione nella maggioranza di centro-destra in occasione della seduta di ieri del consiglio provinciale dedicato alla variazione di bilancio. A sollevare perplessità sulla manovra, il consigliere del Pdl, Fernando Padelletti, molto vicino a Franco Dal Mas, che ha eccepito sui 50 mila euro per le iniziative di promozione in Fiera della Fabbrica delle idee che hanno portato l’esborso complessivo a 115 mila euro. «In un momento di crisi – afferma – si fatica a scorgere l’utilità di eventi come questi che sembrano più la promozione di se stessi, piuttosto che valide iniziative per rilanciare l’economia. Occorre maggiore rigore». A far storcere il naso anche scelte grafiche troppo autoreferenziali «come le immagini di presidente e assessori su gigantografie». Un “siluro” all’assessore Giuseppe Pedicini, che ha curato l’iniziativa, al quale ha risposto lo stesso Ciriani sottolineando che la Fabbrica delle idee è un momento di promozione importante. Alla fine Padelletti ha votato la manovra, ma è il segno di un malessere che si incrocia con la campagna per le comunali 2011 e ha trovato alimento anche dalle parole di Ciriani l’altro giorno in Fiera quando ha criticato il depotenziamento di deleghe al fratello Luca. Scintille anche tra il consigliere provinciale del Pd, Michele Padovese, e il leghista Enzo Bortolotti, temporaneamente presidente dell’assemblea. Lo scambio polemico in occasione della discussione dell’ordine del giorno, proposto dal Pd, sul potenziamento delle forze di Polizia, con l’assessore Grizzo che ha sottolineato l’impegno del ministro Maroni di realizzarlo. «Durante un mio intervento di replica – denuncia Padovese – Bortolotti ha interpretato in modo arbitrario il regolamento per togliermi la parola. A Bortolotti evidentemente l’espressione di una opinione contraria alla sua dà fastidio, come accadeva nei regimi fascisti o forse come è abituato nelle riunioni della Lega. Se Bortolotti avesse più rispetto delle istituzioni, forse avrebbe anche meno problemi giudiziari, che non solo gettano discredito su di lui, ma anche sulle istituzioni». (ste.pol.)


Messaggero Veneto — 10 settembre 2010, pag. 01

venerdì 10 settembre 2010

Forze di Polizia, il PD "vigila" sugli impegni presi dal governo

CONSIGLIO PROVINCIALE
Forze di Polizia, il Pd "vigila"
sugli impegni presi dal governo


PORDENONE - L’assessore Grizzo, in sede di assemblea provinciale, ha riferito degli impegni presi dal ministro Maroni di potenziare la dotazione delle forze di Polizia in Provincia. «Questi impegni sono stati sollecitati dopo l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno, presentato dal gruppo del Pd - sostiene in una nota il consigliere Michele Padovese - che chiedeva alla giunta Ciriani d’intervenire al ministero dell’Interno per rafforzare l’organico. Ne prendiamo atto e ora andremo a verificarne il rispetto». Quindi un attacco: «Ancora una volta Bortolotti, nella sua veste di temporaneo presidente, ha voluto interpretare in modo arbitrario il regolamento per togliermi la parola».

Il Gazzettino, Venerdì 10 Settembre 2010, p. 8

giovedì 9 settembre 2010

A Budoia incontro Pd coi candidati segretari

A Budoia incontro Pd coi candidati segretari

BUDOIA. Appuntamento politico con il Partito democratico a Budoia, venerdì, alle 20.30, nella sala della Casa del Comune, in piazza Umberto I. Si confronteranno a tutto campo, con cittadini, iscritti e simpatizzanti, i tre candidati alla segreteria provinciale Antonio Ius, Renzo Liva e Michele Padovese, introdotti da Sonia Sfreddo, segretaria del circolo di Budoia. L’incontro è stato organizzato anche dai circoli di Aviano e Montereale Valcellina, coinvolgendo tutti gli altri centri della Pedemontana. Per la segretaria Sonia Sfreddo «è molto importante che la scelta della più alta carica del Pd a livello provinciale sia preceduta da un confronto sul territorio per indicare ai tre candidati idee nuove, obiettivi e metodi di lavoro per il partito che vogliamo». Significativo a tale proposito il tema della serata, che si articola nelle due domande: quale Partito democratico nella provincia di Pordenone? Quali gli obiettivi da raggiungere, per una politica al servizio dei cittadini? (s.c.)


Messaggero Veneto — 08 settembre 2010, pag. 08

domenica 5 settembre 2010

Segreteria Pd, appello all unità

Segreteria Pd, appello all unità


Marciare divisi per colpire uniti. Hanno lanciato un messaggio alla coesione i tre candidati alla segreteria provinciale del Partito democratico in occasione della presentazione ufficiale alla stampa di ieri pomeriggio. Un messaggio univoco per arginare un rischio, quello che la competizione interna in realtà si trasformi in un boomerang per il movimento. Da qui l’assicurazione, da parte di Antonio Ius, Renzo Liva e Michele Padovese, che chiunque sarà eletto dovrà lavorare per ricomporre l’unità interna. Anche sulle divisioni che hanno portato alla tripartizione di proposte i tre sono andati cauti: «Siamo un partito plurale e questa è la nostra caratteristica», ha messo le mani avanti Ius; «I programmi sono simili, l’approccio è diverso», si è differenziato Liva; «Gli steccati interni non sono di per sè un elemento negativo» ha aggiunto Padovese. Liva, riferimento di gran parte della componente ex Ds, ha rivendicato una sensibilità diversa sui temi etici, contrappuntato da Ius: «Su questi argomenti, la maggioranza del partito non deve imporre agli altri, va rispettata la libertà di coscienza». Sull’attuale momento, l’ex segretario della Margherita ha sottolineato che il partito «vive una fase di crisi da risultati negativi e una scarsa attenzione alle regole elettorali», mentre Liva ha affermato di essere fiducioso «sulle prossime amministrative visto che nei Comuni in scadenza abbiamo governato bene». Essenziale, secondo Padovese, «mettere in atto tutte le energie per andare oltre le famiglie di appartenenza, ponendo, nei confronti dei cittadini, le priorità dei costi e della moralità della politica e la restituzione di fiducia nei confronti delle istituzioni». Per la segretaria uscente, Francesca Papais, è stato l’incontro di congedo. Ha auspicato che chi la sostituirà «saprà raccogliere il lavoro che è stato fatto in questi anni». La parola passa agli iscritti. Le assemblee nei 43 circoli si terranno dal 15 al 20 settembre e, oltre alle liste per la guida del partito provinciale, verranno rieletti gli organi locali. Su questo punto le trattative sono in corso, realtà per realtà, per cercare candidature unitarie, anche se le competizioni interne si prospettano a macchia di leopardo. A partire da Pordenone dove pare sia ritornata in campo la ricandidatura dell’uscente, Walter Manzon, sulla quale, però, non ci sarebbe unanimità.
STEFANO POLZOT

Messaggero Veneto — 04 settembre 2010, pag. 02

sabato 4 settembre 2010

Segreteria Pd, prime scintille

Naufragati i tentativi di accordo: agli iscritti cinque giorni per scegliere il leader

Segreteria Pd, prime scintille

Partita la sfida per il vertice. Candidati divisi anche sulle elezioni comunali

Sfida lanciata fra le tre anime del Partito democratico per raccogliere il testimone di Francesca Papais alla carica di segretario provinciale. Le operazioni si svolgeranno dal 15 al 20 settembre. Se tre anni fa si era trovata la convergenza sul nome dell'attuale vicesindaco di Zoppola, questa volta l'operazione di sintesi non è riuscita e così toccherà agli iscritti scegliere fra Antonio Ius, rappresentante degli ex della Margherita, Renzo Liva, ex Ds, e Michele Padovese, liste civiche. «Io non vedo queste candidature come ex partiti - chiarisce tuttavia Papais -, ma come diverse sensibilità di pensiero. Tre anni fa il partito stava nascendo, oggi il partito c'è e sta lavorando a una sintesi politica».
Eppure i tentativi di convergenza c'erano stati. Innanzitutto sul nome di Liva, il primo a scendere in campo («non voglio dire che i posizionamenti non ci siano - confessa - e avrei anche potuto auspicare che attorno alla mia candidatura ci fosse un coagulo maggiore. Ma non c'è stato. Oggi ci sono le personalità e la voglia di prevalere, che in un partito trasparente sono la fisiologia, non la patologia»), poi in un tentato accordo fra Ius e Padovese. Base individuata sulla condivisione di alcuni assunti programmatici condivisi, ma alla fine il matrimonio non s'è fatto perché, raccontano, la volontà degli ex margheritini era quella di arrivare alla presentazione di due liste a supporto di un unico candidato, per massimizzare il risultato in termini di delegati da portare in assemblea. Le porte, tuttavia, potrebbero restare aperte in vista di un eventuale - e probabile - ballottaggio. Il risultato è quello che Padovese definisce «una bella occasione di democrazia interna», con l'auspicio unanime però di una ricomposizione al fianco del vincitore.
Quanto ai programmi, «complementari ma non esattamente sovrapponibili» è la definizione sulla quale tutti concordano, con Ius che punta l'attenzione soprattutto su giovani, formazione, impresa-lavoro e ambiente-nuove tecnologie e Padovese che gioca la duplice carta della moralità della politica e del tentativo di restituire ai cittadini la fiducia nelle istituzioni. Tra i motivi di divisione, soprattutto l'approccio ai temi eticamente sensibili: per Ius, una sorta di isola dell'«assoluta libertà di coscienza», a fronte della necessità di trovare una gestione unitaria su tutto il resto. «Io ritengo che i problemi eticamente sensibili debbano essere affrontati - è la replica di Liva - e che si debbano trovare soluzioni nel partito. Non esiste che alla gente che ci chiede che cosa pensiamo noi rispondiamo «siamo plurali»».
Diverso, poi, l'atteggiamento verso le grandi sfide che stanno dietro l'angolo, in particolare le elezioni comunali della prossima primavera a Pordenone, Cordenons e San Vito. Di candidature non si parla, ma di aspettative sì: «Ovviamente ci candidiamo a rivincere - spiega Ius -, ma siamo preoccupati perché non si tratta di risultati scontati». Per nulla preoccupato invece Liva: «In quei Comuni abbiamo amministrato molto bene e, se perderemo, sarà per colpa nostra».

Il Gazzettino, Sabato 4 Settembre 2010, p. 9

Padovese: quelle cattedre dello scandalo

SCUOLA E POLITICA

Si e’ tenuta a Pordenone al Liceo Grigoletti l’annuale tornata delle nomine dei docenti precari.
Alla fine c’e’ chi ha avuto un posto ed e’ cosi’ tranquillo almeno per un anno, c’e’ chi invece si e’ trovato senza lavoro, e deve trovare un altro modo per sbarcare il lunario. In ogni caso  500 persone sono state costrette a perdere una giornata per attendere una nomina (che e’ arrivata solo per 300 di loro).
Ci sono due aspetti in questo annuale mercato delle braccia che suscitano scandalo.

Da un lato, la situazione annosa della scuola in cui decina di migliaia di operatori della scuola, pur essendoci la necessita’ continuativa di coprire una cattedra o una posizione,  si trovano a dover rinnovare annualmente il contratto di lavoro, lasciate continuamente  nell’incertezza del lavoro.
E’ curioso che sia proprio lo Stato a rendere possibile questa situazione. Non e’ un precariato dovuto alle incertezze del mercato, ma e’ un precariato dovuto all’incapacita’ dell’amministrazione pubblica di definire una strategia precisa delle risorse umane. 
Dall’altro, la gestione di queste nomine che avvengono veramente come se si fosse al mercato delle braccia. Possibile che non sia possibile gestire la faccenda in modo piu’ efficiente e piu’ rispettoso delle persone? Se fosse un’azienda privata a far questo si leverebbe sicuramente e giustamente un coro di critiche.
Per avere la fiducia dei cittadini, lo Stato deve impararli a trattare da persone  e non da numeri: questa e’ una sfida che tutto il mondo politico dovrebbe saper cogliere.

Michele Padovese
Consigliere Provinciale
Candidato alla Segreteria Provinciale del Partito Democratico

Sindacati solidali. Il sindaco avvisa la Prefettura

Sindacati solidali Il sindaco avvisa la Prefettura

«Sostegno non-stop alla nostra collega, sperando che lo sciopero della fame possa terminare con un incarico di supplenza». Donatella Rossi, leader della Gilda provinciale, era in piazza, ieri mattina a Maniago, al fianco di Maria Carmela Salvo. Intorno, la solidarietà del Coordinamento precari con le fondatrici Elisabetta Di Resta e Giorgia Arena: «Siamo vicine alla coraggiosa collega - hanno detto Elisabetta e Giorgia con Filomena Martone, supplente ausiliaria -. Il suo esempio dà visibilità al disagio professionale di 2 mila precari provinciali». In piazza Italia, con le bandiere Flc-Cgil, c’era il segretario provinciale Adriano Zonta: «A Maniago, come a Palermo, i precari protestano - ha rilanciato la vertenza Zonta -. La situazione è grave, con posti di lavoro tagliati». Il sindaco di Maniago Alessio Belgrado ha incontrato Maria Carmela: «Ho segnalato la situazione di disagio che sta vivendo la docente precaria in Prefettura a Pordenone - ha detto il primo cittadino - e agli uffici scolastici provinciale e regionale. Esprimo tutta la solidarietà umana e mi auguro una soluzione a breve». Netto il giudizio di Michele Padovese (candidato alla segreteria provinciale del Pd) sulla precarietà a scuola di migliaia di lavoratori: «E’ dovuta all’incapacità dell’amministrazione pubblica - ha detto il consigliere provinciale - di definire una strategia precisa delle risorse umane». (c.b.)

Messaggero Veneto — 02 settembre 2010 pagina 01 sezione: PORDENONE

Ufficializzate le tre candidature, partono i confronti

Ufficializzate le tre candidature, partono i confronti

E tre. Con il deposito della sua candidatura anche Antonio Ius è entrato ufficialmente nella partita per la guida del Partito democratico in provincia di Pordenone. Dopo Renzo Liva e Michele Padovese, è stata la volta, per l’appunto, dell’ultimo segretario provinciale della Margherita che si contenderà il passaggio di testimone con la segretaria uscente Francesca Papais. Una candidatura assistita da 250 firme, che si aggiungono alle 225 di Liva e alle 231 di Padovese. I congressi di circolo e provinciale si terranno tra il 15 e il 20 settembre e coinvolgeranno i 2 mila 400 iscritti al Pd anche se c’è tempo fino alle singole assemblee per chiedere di far parte della compagine. Parallelamente si sta aprendo il confronto sulle segreterie di circolo, anch’esse al rinnovo. Se in numerosi Comuni il tentativo è di andare a candidature unitarie, nonostante la tripartizione delle componenti interne, in altri la questione è più complessa e dovrà essere sciolta nelle prossime ore per evitare fratture che rischiano di creare solchi profondi all’interno del partito. Intanto si apre un tour de force per i candidati con una raffica di confronti davanti agli iscritti. Il primo è stato organizzato dai circoli di Prata e Brugnera per lunedì prossimo. Quindi sarà la volta delle realtà di Azzano Decimo, Brugnera, Chions, Fiume Veneto e Pasiano (giovedì 9 settembre), Aviano, Budoia, Montereale (venerdì 10) e Pordenone (martedì 14 settembre). Se nessuno dei candidati otterrà il 50 per cento più uno dei voti, si andrà al ballottaggio tra i due meglio piazzati in occasione dell’assemblea provinciale, composta dagli 80 delegati eletti in maniera proporzionale ai voti raggiunti dalle liste, ai quali si aggiungono i consiglieri regionali e quelli provinciali. (ste.pol. )

Messaggero Veneto — 02 settembre 2010, p. 02

Pd, Padovese candidato alla segreteria provinciale con 231 firme in 7 giorni

Pd, Padovese candidato alla segreteria provinciale con 231 firme in 7 giorni

Con il sostegno di 231 firme raccolte nel giro di una settimana, Michele Padovese ha formalizzato ieri la sua candidatura a segretario provinciale del Partito Democratico. La candidatura, ha fatto sapere, «è sostenuta da un gruppo di persone che, pur con esperienze politiche diverse, credono al progetto del Partito Democratico non come somma dei vecchi partiti, ma come nuova identità politica e ideale. Intendo – ha detto Padovese – con la collaborazione di tutte le realtà del partito, lavorare per la realizzazione di questi obiettivi: rafforzare l’unità nel partito per superare vecchi recinti ed appartenenze, imparando dall’esempio positivo dei tanti circoli che lavorano nel territorio in forma collaborativa; costruire una proposta politica e culturale alternativa alla deriva democratica prodotta dal centro destra; lavorare per costruire una politica e societa’ improntate a criteri di moralità e di lotta agli sprechi; seguire un metodo di lavoro per stare concretamente sul territorio dalla parte dei cittadini insieme con le altre forze del centrosinistra, in primis con le realtà civiche, mantenendo il partito aperto a proposte e contributi provenienti dalla società civile». Nei prossimi giorni, saranno organizzate, da parte di circoli del Pd, iniziative di presentazione della candidatura. Primo appuntamento oggi alle 20.30 alla casa del Popolo di Torre, a cura dei circoli di Pordenone, Cordenons e Porcia. Padovese ha anche un blog: http://padovesesegretario.blogspot.com/ Da registrare anche una presa di posizione di Renzo Liva, candidato alla segretria provinciale, dopo l’ultimo incontro Sonego-Moretton, riportato dal nostro giornale, in merito alla possibile candidatura di Antonio Ius: «Per non rendere “sospetti” possibili nuovi innocenti incontri tra i big – ha detto Liva – vorrei essere chiaro: della mia candidatura, del mio programma, delle mie alleanze prima e dopo il congresso, decido io».

Messaggero Veneto — 01 settembre 2010, pag. 02

giovedì 2 settembre 2010

Padovese: quelle cattedre dello scandalo

SCUOLA E POLITICA
Padovese: quelle cattedre dello scandalo

PORDENONE - Nomine dei precari: Michele Padovese, candidato alla segreteria Pd, sottolinea: «La situazione è scandalosa. Pur essendoci la necessità continuativa di coprire una cattedra si trovano a dover rinnovare annualmente il contratto di lavoro, lasciate continuamente nell’incertezza. Inoltre la gestione di queste nomine che avvengono veramente come se si fosse al mercato delle braccia. Possibile che non sia possibile gestire la faccenda in modo più efficiente e più rispettoso delle persone?».

Il Gazzettino, Giovedì 2 Settembre 2010, p. 2

Pd, i candidati mostrano i muscoli

In corsa per la segreteria provinciale Liva, Padovese e Ius. La prima prova è sulle firme raccolte
Pd, i candidati mostrano i muscoli

PORDENONE - Tutto come da copione. Sono state presentate le tre candidature che si contenderanno la segreteria provinciale del Pd. La prima sfida è già stata lanciata, legata al numero delle firme che hanno corredato nome e programma. Il primo è stato Renzo Liva che ha irrobustito la sua corsa con 237 sottoscrizioni. Subito dietro (temporalmente) Michele Padovese che di firme ne ha raccolte 231. Infine Antonio Ius che ha portato a corredo 257 sottoscrizioni. Una prova muscolare per tutti, visto che per attivare la possibilità di candidarsi bastavano una settantina di firme. Come dire che nessuno voleva mostrarsi debole. Resta però il fatto che la vera partita si giocherà all’interno dei 44 Circoli del Pd. Toccherà agli iscritti, infatti, nelle singole sedi votare una lista e un nome piuttosto che un altro. Le operazioni inizieranno il 15 settembre e andranno avanti sino al 21. A quel punto si tratterà di tirare le somme. Per vincere al primo turno sarà necessario ottenere il 50 per cento più uno dei voti complessivi. C’è da dire che la base degli iscritti parte da 2 mila e 400 persone, numero, però, che dovrà essere confermato perchè sono ancora aperte le iscrizioni e si potrà acquisire la tessera (possono votare solo gli iscritti che già avevano il legame con il Pd) sino al giorno del voto. Da aggiungere che con tre candidati è praticamente impossibile una elezione al primo colpo (salvo colpi di scena) e quindi a eleggere il segretario saranno gli 80 delegati. A quel punto basterà la maggioranza. Un dato significativo. Tutti e tre i candidati hanno un programma simile: un Pd aperto, capace di confrontarsi con le altre forze politiche, non chiuso e incapace di fare da traino. Non è tutto. Per Liva, Padovese e Ius il partito dovrà dare spazio ai giovani, essere capace di dialogare con la società civile e raccogliere le istanze della gente. Resta allora da capire perchè tre candidature. Semplice: chi governerà il Pd avrà in mano la chiave per le prossime candidature alle amministrative, Pordenone compreso e potrà guardare avanti a Regionali e Politiche.

Il Gazzettino, Giovedì 2 Settembre 2010, p. 2

martedì 31 agosto 2010

Fase 1.2 Le firme


Oggi sono state consegnate le quasi 200 firme che abbiamo raccolto in cinque giorni per la candidatura di Michele Padovese a segretario provinciale del Pd di Pordenone. La fase preliminare del congresso si conclude domani quando il terzo candidato consegnerà le sue firme e quindi si avvierà ufficialmente la serie di incontri nei vari circoli provinciali per presentare i programmi dei candidati.
Ma soprattutto domani partirà la presentazione ufficiale di Michele agli iscritti.
Oggi il Gazzettino pubblica una notizia riguardante uno "strano incontro" tra Moretton e Sonego al Caffè Municipio in centro a Pordenone:
In quest’ottica i voti presi da Michele Padovese potrebbero essere determinati per dare la vittoria a uno tra Ius e Liva. Ma a occhi attenti non è sfuggito l’incontro di ieri mattina al caffè Municipio tra Gianfranco Moretton e Lodovico Sonego che hanno appoggiato rispettivamente Antonio Ius e Renzo Liva. Un incontro che potrebbe aver sancito anche una sorta di patto (non scritto). In pratica Moretton e Sonego potrebbero aver avviato una sorta di trattativa per cercare di escludere (e quindi far diventare inutili) i voti che saranno portati in dote da Padovese. Chi perde vota l’altro.
Per la cronaca, chi si trovasse di passaggio domani sera potrà ascoltare la prima presentazione del programma di Michele Padovese direttamente dalla voce del sottoscritto. L’appuntamento è per le 20.30 alla Casa del Popolo di Torre, in Via Carnaro 10. Naturalmente a Pordenone.

Già da domani inizia la fase 2.0 del programma congressuale, e ne vedremo davvero delle belle...

Corsa alla segreteria, sfida a tre per un posto

PARTITO DEMOCRATICO
Corsa alla segreteria, sfida a tre per un posto

PORDENONE - L’unica candidatura attualmente presentata è quella di Renzo Liva sostenuta dagli ex Ds, corredata da oltre 220 firme anche se ne bastano 100. Resta però il fatto che per la corsa alla segreteria del Pd provinciale è già tutto prestabilito. Almeno per quanto riguarda le candidature. Oggi, infatti, sarà presentata quella di Michele Padovese che rappresenta quella parte di Pd che fa riferimento a Sergio Bolzonello, Giorgio Zanin e alla componente delle liste Civiche vicine al Pd. Domani, ultimo giorno utile per la presentazione, sarà la volta di Antonio Ius, sostenuto dagli ex della Margherita. I giochi, insomma, sono fatti. La settimana prossima nei vari Circoli si potrà votare una delle tre liste per eleggere il segretario. Complessivamente i delegati saranno 80. Se uno dei tre candidati non raggiungerà il 50 per cento più uno dei voti si dovrà passare alla seconda fase. In pratica a votare saranno gli 80 delegati. In quest’ottica i voti presi da Michele Padovese potrebbero essere determinati per dare la vittoria a uno tra Ius e Liva. Ma a occhi attenti non è sfuggito l’incontro di ieri mattina al caffè Municipio tra Gianfranco Moretton e Lodovico Sonego che hanno appoggiato rispettivamente Antonio Ius e Renzo Liva. Un incontro che potrebbe aver sancito anche una sorta di patto (non scritto). In pratica Moretton e Sonego potrebbero aver avviato una sorta di trattativa per cercare di escludere (e quindi far diventare inutili) i voti che saranno portati in dote da Padovese. Chi perde vota l’altro. In ogni caso entrambi non hanno alcuna intenzione di mollare: il nuovo segretario provinciale del resto sarà fondamentale nella decisione per le candidature a sindaco del centrosinistra alle prossime amministrative. Tra i Comuni al rinnovo Pordenone e San Vito.
ldf

Il Gazzettino, Martedì 31 Agosto 2010, p. 6

lunedì 30 agosto 2010

Pd: il Governo aumenti gli organici di Polizia

Pd: il Governo aumenti gli organici di Polizia

Il Partito democratico sollecita la Provincia a intervenire presso il ministero degli Interni affinché vengano adeguati gli organici della Polizia di Stato nel Friuli occidentale. L’istanza è contenuta in una interrogazione che verrà discussa nella seduta consiliare in programma dopo le ferie estive. Gli esponenti democratici Michele Padovese, Rita Bragatto, Luca Zanut e Giorgio Zanin si richiamano all’analogo ordine del giorno che era stato presentato il 12 novembre scorso, approvato all’unanimità il 30 novembre, nel quale si impegnava l’amministrazione provinciale a sollecitare il ministro degli Interni a una revisione nella dotazione organica della Polizia nel pordenonese. Ora i consiglieri vogliono conoscere dal presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, «quali iniziative di sollecito verso il ministero siano state avviate da parte dell’amministrazione provinciale; quali siano stati gli esiti; quali valutazioni complessive esprime sullo stato attuale della sicurezza e dell’ordine pubblico in provincia di Pordenone». L’ordine del giorno giunge dopo un’accesa polemica, che ha coinvolto in modo particolare Italia dei valori, sull’utilità dei “pattuglioni misti” formati da militari e forze dell’ordine sollecitati proprio da Ciriani e concessi dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa. (s.p.)

Messaggero Veneto — 29 agosto 2010, pagina 1

sabato 28 agosto 2010

Il Piano immigrazione nel mirino del Pd

Il Piano immigrazione nel mirino del Pd

PORDENONE - «Nonostante le dichiarate buone intenzioni che hanno animato il Piano dell’Immigrazione preparato e avviato dalla Provincia, il pregiudizio anti-immigrati della Lega e del vicepresidente Grizzo sta stravolgendo gli obiettivi del Piano stesso». A parlare Michele Padovese, candidato del Pd alla segreteria provinciale. «Riconosco che alcuni assunti del Piano sono pure condivisibili - spiega - come la necessità di tener conto dei problemi degli immigrati, ma anche del tessuto sociale che li riceve, l’importanza di sostenere con un reddito minimo le persone in difficoltà a fronte però di una attività lavorativa».

Il Gazzettino di Pordenone, Sabato 28 Agosto 2010, p. 5

venerdì 27 agosto 2010

Pd, con Padovese sindaci e assessori


Con il terzo candidato si sono schierati tra gli altri Pasut, Anselmi e Ruben Colussi
Pd, con Padovese sindaci e assessori

Giovedì 26 Agosto 2010,
PORDENONE - In tre per un posto solo. Sono i candidati, Renzo Liva, Antonio Ius e Michele Padovese che si sfideranno alla primarie del Pd per la segreteria provinciale. «Nonostante il periodo di ferie e i tempi strettissimi della convocazione - spiega Giorgio Zanin - la riunione che ha designato Michele Padovese quale terzo candidato alla segreteria provinciale Pd ha raccolto lunedì sera un consenso plurale qualificato ed entusiasta da tutta la provincia». Ecco l’elenco dei primi sottoscrittori: Pieromano Anselmi, Valter Alzetta, Maurizio Babuin, Piercarlo Begotti, Giulia Bevilacqua, Sergio Bolzonello, Marco Bonazza, Paolo Casarotto, Emilia Cerutti, Alfonso Colombatti, Francesco Colussi, Ruben Colussi, Paolo Comina, Matteo Cornacchia, Miriam Davide, Chiara Da Giau, Alice Della Puppa, Sandrino Della Puppa, Dino Del Savio, Roberto Freschi, Ugo Furlan, Gianni Ghiani, Giacomo Lagona, Gustavo Mazzi, Giuseppe Moras, Davide Pagnin, Raul Panizzut, Monica Pase, Loris Pasut, Fabio Pes, Ugo Piazza, Mauro Piva, Moreno Puiatti, Franca Quas, Chiara Sartori, Sonia Sfreddo, Francesca Tavella, Fabrizio Venier, Sergio Zaia, Giorgio Zanin, e Luca Zanut. «La raccolta firme è partita dunque nel modo migliore - va avanti Zanin - Padovese nel discorso d’apertura ha sottolineato alcuni punti forza della sua candidatura: un serio lavoro per l’unità nel partito, sulla scia dell’impegno di questi mesi, che porti a superare i vecchi recinti, imparando dall’esempio positivo di tanti Circoli; la volontà di imprimere una risalita alla moralità in politica; un metodo di lavoro per stare concretamente sul territorio dalla parte dei cittadini insieme con le altre forze del centrosinistra, in primis con le realtà civiche, mantenendo il partito aperto; il sostegno coerente al lavoro del partito regionale a fianco della segretaria Debora Serracchiani». In serata è stato distribuito il documento “Il partito che vogliamo”, frutto del lavoro di alcuni mesi guidato da Giorgio Zanin, in parte già condiviso anche dal candidato Antonio Ius. Costituirà la base della piattaforma programmatica.


Il Gazzettino, Giovedì 26 Agosto 2010, p. 5

Contro il piano immigrazione dell'amministrazione provinciale leghista

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Comunicato stampa


Contro il piano immigrazione provinciale

Nonostante le dichiarate buone intenzioni che hanno animato il Piano dell’Immigrazione preparato e avviato dalla Provincia, il pregiudizio anti-immigrati della Lega e del vicepresidente Grizzo sta stravolgendo gli obiettivi del Piano stesso.

Riconosco che alcuni assunti del Piano sono pure condivisibili: la necessita’ di tener conto dei problemi degli immigrati, ma anche del tessuto sociale che li riceve, l’importanza di sostenere con un reddito minimo le persone in difficolta’ a fronte pero’ di una attivita’ lavorativa.

Un Piano dell’Immigrazione dovrebbe cercare di attuare tutte le iniziative per l’inserimento dei migranti nel tessuto economico, sociale e culturale della nostra societa’. Per stabilire se i risultati siano positivi, dovremmo valutare quante persone sono state inserite o meglio re-inserite nel mondo del lavoro, in una situazione di grave crisi economica.

I risultati del primo anno di attivita’ non sono stati pari all’entusiasmo con il quale il vicepresidente Grizzo li sta sbandierando.

L’efficacia delle attivita’ di sportello informativo non e’ stata in linea alle aspettative, per la difficolta’ di formare compiutamente i facilitatori, selezionati dall’Associazione Amici dell’Africa.

D’altra parte non poteva essere che cosi’, dato che la furia ideologica di rompere con tutto quello che era stato fatto in passato, dalla Giunta Illy e da tante amministrazioni comunali, ha azzerato tutte le competenze e le esperienze che si erano create nel territorio.

Gli stessi lavori socialmente utili, che hanno coinvolto 295 persone si sono conclusi con solo19 persone che hanno trovato nuovo lavoro. Le condizioni sono difficili, lo capiamo, ma non e’ certo il caso di sbandierare le virtu’ miracolistiche di questo piano.

Ora la furia ideologica di Grizzo sta producendo una assurda inversione dei ruoli, con l’ente provincia che, invece di occuparsi di creare nei migranti fiducia nelle istituzioni, vuole assumere il ruolo del poliziotto, mentre la questura e prefettura richiamano l’assessore al rispetto delle procedure stabilite dalla stessa legge Bossi-Fini.

Penso che il rispetto delle regole da parte degli immigrati sia una condizione necessaria e sulla quale non dobbiamo mediare. Ma la “facilitazione” del loro inserimento nella nostra societa’ e’ un fenomeno molto complesso che va gestito con pazienza, rispetto delle loro difficolta’, e comprensione delle loro culture, ma soprattutto investendo molto nella formazione professionale: solo cosi’ possiamo avere futuri cittadini e non braccia temporanee, che diventano clandestini perche’ perdono il lavoro o vengono fatti lavorare in nero.

Per chi , come la Lega, ha nel suo patrimonio genetico “politico” l’idea che gli immigrati siano un pericolo e un corpo estraneo nella nostra societa’, questo e’ difficile da capire. E quanto piu’ chi amministra non sa gestire queste situazioni, tanto piu’ la nostra sicurezza viene messa in rischio da potenziali conflitti sociali.

Michele Padovese
Consigliere Provinciale Partito Democratico

giovedì 26 agosto 2010

Pd, cominciata la sfida a tre per la segreteria


Oltre a Liva e Ius in corsa anche Padovese. «Fino alla fine abbiamo tentato di unire il partito»



PORDENONE - La corsa verso la segreteria del Pd provinciale sarà a tre. La componente delle liste civiche che fa riferimento a Giorgio Zanin e Sergio Bolzonello ha ufficializzato la candidatura di Michele Padovese, 51 anni, pordenonese, dirigente d’azienda e consigliere provinciale nel gruppo di opposizione.
      «Fino alla fine - spiega lo stesso Padovese - abbiamo cercato di perseguire la strada per una candidatura unitaria in cui potessero riconoscersi tutte le componenti e le culture del partito. E il fatto stesso che la terza candidatura arriva proprio a ridosso della scadenza del termine di presentazione dimostra tutti i nostri sforzi per trovare un accordo tra le diverse aree».
      Un percorso che, però, si è dimostrato impossibile anche dopo la proposta di Antonio Ius come candidato della componente che fa riferimento all’ex Margherita. Area che ha sperato fino alla fine in una "desistenza" da parte dei "civici" e nella loro rinuncia a sostenere un candidato proprio. «Il nostro gruppo - ribadisce Padovese - ha puntato fin dall’inizio all’unità di azione del partito anche all’insegna della leadership regionale rappresentata da Debora Serracchiani. L’intesa però non c’è stata né sull’ipotesi Renzo Liva, né su quella Antonio Ius». Di qui la decisione di rimescolare le carte e presentare un terzo nome per la corsa alla guida provinciale del partito. «Lavoreremo - conclude Padovese - per una prospettiva che valorizzi le culture di provenienza e che punti a superare le divisioni organizzative». Il gruppo che sostiene Padovese sta raccogliendo le firme (ne servono un centinaio) per la presentazione della candidatura entro il 31 agosto. Poi la fase congressuale con la assemblee nei 45 circoli Pd del territorio.
      © riproduzione riservata



Il Gazzettino 25 agosto 2010, pag. 4

mercoledì 25 agosto 2010

Decolla la candidatura Padovese nel segno dell’unità


Nonostante il periodo di ferie e i tempi strettissimi della convocazione, la riunione che ha designato Michele Padovese quale terzo candidato alla segreteria provinciale PD ha raccolto lunedì sera un consenso plurale qualificato ed entusiasta da tutta la provincia.

Ecco di seguito l’elenco dei primi sottoscrittori:
Pieromano Anselmi, Valter Alzetta, Maurizio Babuin, Piercarlo Begotti, Giulia Bevilacqua, Sergio Bolzonello, Marco Bonazza, Paolo Casarotto, Emilia Cerutti, Alfonso Colombatti, Francesco Colussi, Ruben Colussi, Paolo Comina, Matteo Cornacchia, Miriam Davide, Chiara Da Giau, Alice Della Puppa, Sandrino Della Puppa, Dino Del Savio, Roberto Freschi, Ugo Furlan, Gianni Ghiani, Giacomo Lagona, Gustavo Mazzi, Giuseppe Moras, Davide Pagnin, Raul Panizzut, Monica Pase, Loris Pasut, Fabio Pes, Ugo Piazza, Mauro Piva, Moreno Puiatti, Franca Quas, Chiara Sartori, Sonia Sfreddo, Francesca Tavella, Fabrizio Venier, Sergio Zaia, Giorgio Zanin, Luca Zanut.


La raccolta firme è partita dunque nel modo migliore. Padovese nel discorso d’apertura ha sottolineato alcuni punti forza della sua candidatura: un serio lavoro per l’unità nel partito, sulla scia dell’impegno di questi mesi, che porti a superare i vecchi recinti, imparando dall’esempio positivo di tanti circoli; la volontà di imprimere una risalita alla moralità in politica; un metodo di lavoro per stare concretamente sul territorio dalla parte dei cittadini insieme con le altre forze del centrosinistra, in primis con le realtà civiche, mantenendo il partito aperto; il sostegno coerente al lavoro del partito regionale a fianco della segretaria Debora Serracchiani.

In serata è stato distribuito il documento “Il partito che vogliamo”, frutto del lavoro di alcuni mesi guidato da Giorgio Zanin, in parte già condiviso anche dal candidato Ius. Costituirà la base della piattaforma programmatica, in fase di elaborazione anche attraverso incontri con gli iscritti nei circoli.