sabato 4 settembre 2010

Segreteria Pd, prime scintille

Naufragati i tentativi di accordo: agli iscritti cinque giorni per scegliere il leader

Segreteria Pd, prime scintille

Partita la sfida per il vertice. Candidati divisi anche sulle elezioni comunali

Sfida lanciata fra le tre anime del Partito democratico per raccogliere il testimone di Francesca Papais alla carica di segretario provinciale. Le operazioni si svolgeranno dal 15 al 20 settembre. Se tre anni fa si era trovata la convergenza sul nome dell'attuale vicesindaco di Zoppola, questa volta l'operazione di sintesi non è riuscita e così toccherà agli iscritti scegliere fra Antonio Ius, rappresentante degli ex della Margherita, Renzo Liva, ex Ds, e Michele Padovese, liste civiche. «Io non vedo queste candidature come ex partiti - chiarisce tuttavia Papais -, ma come diverse sensibilità di pensiero. Tre anni fa il partito stava nascendo, oggi il partito c'è e sta lavorando a una sintesi politica».
Eppure i tentativi di convergenza c'erano stati. Innanzitutto sul nome di Liva, il primo a scendere in campo («non voglio dire che i posizionamenti non ci siano - confessa - e avrei anche potuto auspicare che attorno alla mia candidatura ci fosse un coagulo maggiore. Ma non c'è stato. Oggi ci sono le personalità e la voglia di prevalere, che in un partito trasparente sono la fisiologia, non la patologia»), poi in un tentato accordo fra Ius e Padovese. Base individuata sulla condivisione di alcuni assunti programmatici condivisi, ma alla fine il matrimonio non s'è fatto perché, raccontano, la volontà degli ex margheritini era quella di arrivare alla presentazione di due liste a supporto di un unico candidato, per massimizzare il risultato in termini di delegati da portare in assemblea. Le porte, tuttavia, potrebbero restare aperte in vista di un eventuale - e probabile - ballottaggio. Il risultato è quello che Padovese definisce «una bella occasione di democrazia interna», con l'auspicio unanime però di una ricomposizione al fianco del vincitore.
Quanto ai programmi, «complementari ma non esattamente sovrapponibili» è la definizione sulla quale tutti concordano, con Ius che punta l'attenzione soprattutto su giovani, formazione, impresa-lavoro e ambiente-nuove tecnologie e Padovese che gioca la duplice carta della moralità della politica e del tentativo di restituire ai cittadini la fiducia nelle istituzioni. Tra i motivi di divisione, soprattutto l'approccio ai temi eticamente sensibili: per Ius, una sorta di isola dell'«assoluta libertà di coscienza», a fronte della necessità di trovare una gestione unitaria su tutto il resto. «Io ritengo che i problemi eticamente sensibili debbano essere affrontati - è la replica di Liva - e che si debbano trovare soluzioni nel partito. Non esiste che alla gente che ci chiede che cosa pensiamo noi rispondiamo «siamo plurali»».
Diverso, poi, l'atteggiamento verso le grandi sfide che stanno dietro l'angolo, in particolare le elezioni comunali della prossima primavera a Pordenone, Cordenons e San Vito. Di candidature non si parla, ma di aspettative sì: «Ovviamente ci candidiamo a rivincere - spiega Ius -, ma siamo preoccupati perché non si tratta di risultati scontati». Per nulla preoccupato invece Liva: «In quei Comuni abbiamo amministrato molto bene e, se perderemo, sarà per colpa nostra».

Il Gazzettino, Sabato 4 Settembre 2010, p. 9

Padovese: quelle cattedre dello scandalo

SCUOLA E POLITICA

Si e’ tenuta a Pordenone al Liceo Grigoletti l’annuale tornata delle nomine dei docenti precari.
Alla fine c’e’ chi ha avuto un posto ed e’ cosi’ tranquillo almeno per un anno, c’e’ chi invece si e’ trovato senza lavoro, e deve trovare un altro modo per sbarcare il lunario. In ogni caso  500 persone sono state costrette a perdere una giornata per attendere una nomina (che e’ arrivata solo per 300 di loro).
Ci sono due aspetti in questo annuale mercato delle braccia che suscitano scandalo.

Da un lato, la situazione annosa della scuola in cui decina di migliaia di operatori della scuola, pur essendoci la necessita’ continuativa di coprire una cattedra o una posizione,  si trovano a dover rinnovare annualmente il contratto di lavoro, lasciate continuamente  nell’incertezza del lavoro.
E’ curioso che sia proprio lo Stato a rendere possibile questa situazione. Non e’ un precariato dovuto alle incertezze del mercato, ma e’ un precariato dovuto all’incapacita’ dell’amministrazione pubblica di definire una strategia precisa delle risorse umane. 
Dall’altro, la gestione di queste nomine che avvengono veramente come se si fosse al mercato delle braccia. Possibile che non sia possibile gestire la faccenda in modo piu’ efficiente e piu’ rispettoso delle persone? Se fosse un’azienda privata a far questo si leverebbe sicuramente e giustamente un coro di critiche.
Per avere la fiducia dei cittadini, lo Stato deve impararli a trattare da persone  e non da numeri: questa e’ una sfida che tutto il mondo politico dovrebbe saper cogliere.

Michele Padovese
Consigliere Provinciale
Candidato alla Segreteria Provinciale del Partito Democratico

Sindacati solidali. Il sindaco avvisa la Prefettura

Sindacati solidali Il sindaco avvisa la Prefettura

«Sostegno non-stop alla nostra collega, sperando che lo sciopero della fame possa terminare con un incarico di supplenza». Donatella Rossi, leader della Gilda provinciale, era in piazza, ieri mattina a Maniago, al fianco di Maria Carmela Salvo. Intorno, la solidarietà del Coordinamento precari con le fondatrici Elisabetta Di Resta e Giorgia Arena: «Siamo vicine alla coraggiosa collega - hanno detto Elisabetta e Giorgia con Filomena Martone, supplente ausiliaria -. Il suo esempio dà visibilità al disagio professionale di 2 mila precari provinciali». In piazza Italia, con le bandiere Flc-Cgil, c’era il segretario provinciale Adriano Zonta: «A Maniago, come a Palermo, i precari protestano - ha rilanciato la vertenza Zonta -. La situazione è grave, con posti di lavoro tagliati». Il sindaco di Maniago Alessio Belgrado ha incontrato Maria Carmela: «Ho segnalato la situazione di disagio che sta vivendo la docente precaria in Prefettura a Pordenone - ha detto il primo cittadino - e agli uffici scolastici provinciale e regionale. Esprimo tutta la solidarietà umana e mi auguro una soluzione a breve». Netto il giudizio di Michele Padovese (candidato alla segreteria provinciale del Pd) sulla precarietà a scuola di migliaia di lavoratori: «E’ dovuta all’incapacità dell’amministrazione pubblica - ha detto il consigliere provinciale - di definire una strategia precisa delle risorse umane». (c.b.)

Messaggero Veneto — 02 settembre 2010 pagina 01 sezione: PORDENONE

Ufficializzate le tre candidature, partono i confronti

Ufficializzate le tre candidature, partono i confronti

E tre. Con il deposito della sua candidatura anche Antonio Ius è entrato ufficialmente nella partita per la guida del Partito democratico in provincia di Pordenone. Dopo Renzo Liva e Michele Padovese, è stata la volta, per l’appunto, dell’ultimo segretario provinciale della Margherita che si contenderà il passaggio di testimone con la segretaria uscente Francesca Papais. Una candidatura assistita da 250 firme, che si aggiungono alle 225 di Liva e alle 231 di Padovese. I congressi di circolo e provinciale si terranno tra il 15 e il 20 settembre e coinvolgeranno i 2 mila 400 iscritti al Pd anche se c’è tempo fino alle singole assemblee per chiedere di far parte della compagine. Parallelamente si sta aprendo il confronto sulle segreterie di circolo, anch’esse al rinnovo. Se in numerosi Comuni il tentativo è di andare a candidature unitarie, nonostante la tripartizione delle componenti interne, in altri la questione è più complessa e dovrà essere sciolta nelle prossime ore per evitare fratture che rischiano di creare solchi profondi all’interno del partito. Intanto si apre un tour de force per i candidati con una raffica di confronti davanti agli iscritti. Il primo è stato organizzato dai circoli di Prata e Brugnera per lunedì prossimo. Quindi sarà la volta delle realtà di Azzano Decimo, Brugnera, Chions, Fiume Veneto e Pasiano (giovedì 9 settembre), Aviano, Budoia, Montereale (venerdì 10) e Pordenone (martedì 14 settembre). Se nessuno dei candidati otterrà il 50 per cento più uno dei voti, si andrà al ballottaggio tra i due meglio piazzati in occasione dell’assemblea provinciale, composta dagli 80 delegati eletti in maniera proporzionale ai voti raggiunti dalle liste, ai quali si aggiungono i consiglieri regionali e quelli provinciali. (ste.pol. )

Messaggero Veneto — 02 settembre 2010, p. 02

Pd, Padovese candidato alla segreteria provinciale con 231 firme in 7 giorni

Pd, Padovese candidato alla segreteria provinciale con 231 firme in 7 giorni

Con il sostegno di 231 firme raccolte nel giro di una settimana, Michele Padovese ha formalizzato ieri la sua candidatura a segretario provinciale del Partito Democratico. La candidatura, ha fatto sapere, «è sostenuta da un gruppo di persone che, pur con esperienze politiche diverse, credono al progetto del Partito Democratico non come somma dei vecchi partiti, ma come nuova identità politica e ideale. Intendo – ha detto Padovese – con la collaborazione di tutte le realtà del partito, lavorare per la realizzazione di questi obiettivi: rafforzare l’unità nel partito per superare vecchi recinti ed appartenenze, imparando dall’esempio positivo dei tanti circoli che lavorano nel territorio in forma collaborativa; costruire una proposta politica e culturale alternativa alla deriva democratica prodotta dal centro destra; lavorare per costruire una politica e societa’ improntate a criteri di moralità e di lotta agli sprechi; seguire un metodo di lavoro per stare concretamente sul territorio dalla parte dei cittadini insieme con le altre forze del centrosinistra, in primis con le realtà civiche, mantenendo il partito aperto a proposte e contributi provenienti dalla società civile». Nei prossimi giorni, saranno organizzate, da parte di circoli del Pd, iniziative di presentazione della candidatura. Primo appuntamento oggi alle 20.30 alla casa del Popolo di Torre, a cura dei circoli di Pordenone, Cordenons e Porcia. Padovese ha anche un blog: http://padovesesegretario.blogspot.com/ Da registrare anche una presa di posizione di Renzo Liva, candidato alla segretria provinciale, dopo l’ultimo incontro Sonego-Moretton, riportato dal nostro giornale, in merito alla possibile candidatura di Antonio Ius: «Per non rendere “sospetti” possibili nuovi innocenti incontri tra i big – ha detto Liva – vorrei essere chiaro: della mia candidatura, del mio programma, delle mie alleanze prima e dopo il congresso, decido io».

Messaggero Veneto — 01 settembre 2010, pag. 02

giovedì 2 settembre 2010

Padovese: quelle cattedre dello scandalo

SCUOLA E POLITICA
Padovese: quelle cattedre dello scandalo

PORDENONE - Nomine dei precari: Michele Padovese, candidato alla segreteria Pd, sottolinea: «La situazione è scandalosa. Pur essendoci la necessità continuativa di coprire una cattedra si trovano a dover rinnovare annualmente il contratto di lavoro, lasciate continuamente nell’incertezza. Inoltre la gestione di queste nomine che avvengono veramente come se si fosse al mercato delle braccia. Possibile che non sia possibile gestire la faccenda in modo più efficiente e più rispettoso delle persone?».

Il Gazzettino, Giovedì 2 Settembre 2010, p. 2

Pd, i candidati mostrano i muscoli

In corsa per la segreteria provinciale Liva, Padovese e Ius. La prima prova è sulle firme raccolte
Pd, i candidati mostrano i muscoli

PORDENONE - Tutto come da copione. Sono state presentate le tre candidature che si contenderanno la segreteria provinciale del Pd. La prima sfida è già stata lanciata, legata al numero delle firme che hanno corredato nome e programma. Il primo è stato Renzo Liva che ha irrobustito la sua corsa con 237 sottoscrizioni. Subito dietro (temporalmente) Michele Padovese che di firme ne ha raccolte 231. Infine Antonio Ius che ha portato a corredo 257 sottoscrizioni. Una prova muscolare per tutti, visto che per attivare la possibilità di candidarsi bastavano una settantina di firme. Come dire che nessuno voleva mostrarsi debole. Resta però il fatto che la vera partita si giocherà all’interno dei 44 Circoli del Pd. Toccherà agli iscritti, infatti, nelle singole sedi votare una lista e un nome piuttosto che un altro. Le operazioni inizieranno il 15 settembre e andranno avanti sino al 21. A quel punto si tratterà di tirare le somme. Per vincere al primo turno sarà necessario ottenere il 50 per cento più uno dei voti complessivi. C’è da dire che la base degli iscritti parte da 2 mila e 400 persone, numero, però, che dovrà essere confermato perchè sono ancora aperte le iscrizioni e si potrà acquisire la tessera (possono votare solo gli iscritti che già avevano il legame con il Pd) sino al giorno del voto. Da aggiungere che con tre candidati è praticamente impossibile una elezione al primo colpo (salvo colpi di scena) e quindi a eleggere il segretario saranno gli 80 delegati. A quel punto basterà la maggioranza. Un dato significativo. Tutti e tre i candidati hanno un programma simile: un Pd aperto, capace di confrontarsi con le altre forze politiche, non chiuso e incapace di fare da traino. Non è tutto. Per Liva, Padovese e Ius il partito dovrà dare spazio ai giovani, essere capace di dialogare con la società civile e raccogliere le istanze della gente. Resta allora da capire perchè tre candidature. Semplice: chi governerà il Pd avrà in mano la chiave per le prossime candidature alle amministrative, Pordenone compreso e potrà guardare avanti a Regionali e Politiche.

Il Gazzettino, Giovedì 2 Settembre 2010, p. 2

martedì 31 agosto 2010

Fase 1.2 Le firme


Oggi sono state consegnate le quasi 200 firme che abbiamo raccolto in cinque giorni per la candidatura di Michele Padovese a segretario provinciale del Pd di Pordenone. La fase preliminare del congresso si conclude domani quando il terzo candidato consegnerà le sue firme e quindi si avvierà ufficialmente la serie di incontri nei vari circoli provinciali per presentare i programmi dei candidati.
Ma soprattutto domani partirà la presentazione ufficiale di Michele agli iscritti.
Oggi il Gazzettino pubblica una notizia riguardante uno "strano incontro" tra Moretton e Sonego al Caffè Municipio in centro a Pordenone:
In quest’ottica i voti presi da Michele Padovese potrebbero essere determinati per dare la vittoria a uno tra Ius e Liva. Ma a occhi attenti non è sfuggito l’incontro di ieri mattina al caffè Municipio tra Gianfranco Moretton e Lodovico Sonego che hanno appoggiato rispettivamente Antonio Ius e Renzo Liva. Un incontro che potrebbe aver sancito anche una sorta di patto (non scritto). In pratica Moretton e Sonego potrebbero aver avviato una sorta di trattativa per cercare di escludere (e quindi far diventare inutili) i voti che saranno portati in dote da Padovese. Chi perde vota l’altro.
Per la cronaca, chi si trovasse di passaggio domani sera potrà ascoltare la prima presentazione del programma di Michele Padovese direttamente dalla voce del sottoscritto. L’appuntamento è per le 20.30 alla Casa del Popolo di Torre, in Via Carnaro 10. Naturalmente a Pordenone.

Già da domani inizia la fase 2.0 del programma congressuale, e ne vedremo davvero delle belle...

Corsa alla segreteria, sfida a tre per un posto

PARTITO DEMOCRATICO
Corsa alla segreteria, sfida a tre per un posto

PORDENONE - L’unica candidatura attualmente presentata è quella di Renzo Liva sostenuta dagli ex Ds, corredata da oltre 220 firme anche se ne bastano 100. Resta però il fatto che per la corsa alla segreteria del Pd provinciale è già tutto prestabilito. Almeno per quanto riguarda le candidature. Oggi, infatti, sarà presentata quella di Michele Padovese che rappresenta quella parte di Pd che fa riferimento a Sergio Bolzonello, Giorgio Zanin e alla componente delle liste Civiche vicine al Pd. Domani, ultimo giorno utile per la presentazione, sarà la volta di Antonio Ius, sostenuto dagli ex della Margherita. I giochi, insomma, sono fatti. La settimana prossima nei vari Circoli si potrà votare una delle tre liste per eleggere il segretario. Complessivamente i delegati saranno 80. Se uno dei tre candidati non raggiungerà il 50 per cento più uno dei voti si dovrà passare alla seconda fase. In pratica a votare saranno gli 80 delegati. In quest’ottica i voti presi da Michele Padovese potrebbero essere determinati per dare la vittoria a uno tra Ius e Liva. Ma a occhi attenti non è sfuggito l’incontro di ieri mattina al caffè Municipio tra Gianfranco Moretton e Lodovico Sonego che hanno appoggiato rispettivamente Antonio Ius e Renzo Liva. Un incontro che potrebbe aver sancito anche una sorta di patto (non scritto). In pratica Moretton e Sonego potrebbero aver avviato una sorta di trattativa per cercare di escludere (e quindi far diventare inutili) i voti che saranno portati in dote da Padovese. Chi perde vota l’altro. In ogni caso entrambi non hanno alcuna intenzione di mollare: il nuovo segretario provinciale del resto sarà fondamentale nella decisione per le candidature a sindaco del centrosinistra alle prossime amministrative. Tra i Comuni al rinnovo Pordenone e San Vito.
ldf

Il Gazzettino, Martedì 31 Agosto 2010, p. 6

lunedì 30 agosto 2010

Pd: il Governo aumenti gli organici di Polizia

Pd: il Governo aumenti gli organici di Polizia

Il Partito democratico sollecita la Provincia a intervenire presso il ministero degli Interni affinché vengano adeguati gli organici della Polizia di Stato nel Friuli occidentale. L’istanza è contenuta in una interrogazione che verrà discussa nella seduta consiliare in programma dopo le ferie estive. Gli esponenti democratici Michele Padovese, Rita Bragatto, Luca Zanut e Giorgio Zanin si richiamano all’analogo ordine del giorno che era stato presentato il 12 novembre scorso, approvato all’unanimità il 30 novembre, nel quale si impegnava l’amministrazione provinciale a sollecitare il ministro degli Interni a una revisione nella dotazione organica della Polizia nel pordenonese. Ora i consiglieri vogliono conoscere dal presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, «quali iniziative di sollecito verso il ministero siano state avviate da parte dell’amministrazione provinciale; quali siano stati gli esiti; quali valutazioni complessive esprime sullo stato attuale della sicurezza e dell’ordine pubblico in provincia di Pordenone». L’ordine del giorno giunge dopo un’accesa polemica, che ha coinvolto in modo particolare Italia dei valori, sull’utilità dei “pattuglioni misti” formati da militari e forze dell’ordine sollecitati proprio da Ciriani e concessi dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa. (s.p.)

Messaggero Veneto — 29 agosto 2010, pagina 1