sabato 28 agosto 2010

Il Piano immigrazione nel mirino del Pd

Il Piano immigrazione nel mirino del Pd

PORDENONE - «Nonostante le dichiarate buone intenzioni che hanno animato il Piano dell’Immigrazione preparato e avviato dalla Provincia, il pregiudizio anti-immigrati della Lega e del vicepresidente Grizzo sta stravolgendo gli obiettivi del Piano stesso». A parlare Michele Padovese, candidato del Pd alla segreteria provinciale. «Riconosco che alcuni assunti del Piano sono pure condivisibili - spiega - come la necessità di tener conto dei problemi degli immigrati, ma anche del tessuto sociale che li riceve, l’importanza di sostenere con un reddito minimo le persone in difficoltà a fronte però di una attività lavorativa».

Il Gazzettino di Pordenone, Sabato 28 Agosto 2010, p. 5

venerdì 27 agosto 2010

Pd, con Padovese sindaci e assessori


Con il terzo candidato si sono schierati tra gli altri Pasut, Anselmi e Ruben Colussi
Pd, con Padovese sindaci e assessori

Giovedì 26 Agosto 2010,
PORDENONE - In tre per un posto solo. Sono i candidati, Renzo Liva, Antonio Ius e Michele Padovese che si sfideranno alla primarie del Pd per la segreteria provinciale. «Nonostante il periodo di ferie e i tempi strettissimi della convocazione - spiega Giorgio Zanin - la riunione che ha designato Michele Padovese quale terzo candidato alla segreteria provinciale Pd ha raccolto lunedì sera un consenso plurale qualificato ed entusiasta da tutta la provincia». Ecco l’elenco dei primi sottoscrittori: Pieromano Anselmi, Valter Alzetta, Maurizio Babuin, Piercarlo Begotti, Giulia Bevilacqua, Sergio Bolzonello, Marco Bonazza, Paolo Casarotto, Emilia Cerutti, Alfonso Colombatti, Francesco Colussi, Ruben Colussi, Paolo Comina, Matteo Cornacchia, Miriam Davide, Chiara Da Giau, Alice Della Puppa, Sandrino Della Puppa, Dino Del Savio, Roberto Freschi, Ugo Furlan, Gianni Ghiani, Giacomo Lagona, Gustavo Mazzi, Giuseppe Moras, Davide Pagnin, Raul Panizzut, Monica Pase, Loris Pasut, Fabio Pes, Ugo Piazza, Mauro Piva, Moreno Puiatti, Franca Quas, Chiara Sartori, Sonia Sfreddo, Francesca Tavella, Fabrizio Venier, Sergio Zaia, Giorgio Zanin, e Luca Zanut. «La raccolta firme è partita dunque nel modo migliore - va avanti Zanin - Padovese nel discorso d’apertura ha sottolineato alcuni punti forza della sua candidatura: un serio lavoro per l’unità nel partito, sulla scia dell’impegno di questi mesi, che porti a superare i vecchi recinti, imparando dall’esempio positivo di tanti Circoli; la volontà di imprimere una risalita alla moralità in politica; un metodo di lavoro per stare concretamente sul territorio dalla parte dei cittadini insieme con le altre forze del centrosinistra, in primis con le realtà civiche, mantenendo il partito aperto; il sostegno coerente al lavoro del partito regionale a fianco della segretaria Debora Serracchiani». In serata è stato distribuito il documento “Il partito che vogliamo”, frutto del lavoro di alcuni mesi guidato da Giorgio Zanin, in parte già condiviso anche dal candidato Antonio Ius. Costituirà la base della piattaforma programmatica.


Il Gazzettino, Giovedì 26 Agosto 2010, p. 5

Contro il piano immigrazione dell'amministrazione provinciale leghista

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Comunicato stampa


Contro il piano immigrazione provinciale

Nonostante le dichiarate buone intenzioni che hanno animato il Piano dell’Immigrazione preparato e avviato dalla Provincia, il pregiudizio anti-immigrati della Lega e del vicepresidente Grizzo sta stravolgendo gli obiettivi del Piano stesso.

Riconosco che alcuni assunti del Piano sono pure condivisibili: la necessita’ di tener conto dei problemi degli immigrati, ma anche del tessuto sociale che li riceve, l’importanza di sostenere con un reddito minimo le persone in difficolta’ a fronte pero’ di una attivita’ lavorativa.

Un Piano dell’Immigrazione dovrebbe cercare di attuare tutte le iniziative per l’inserimento dei migranti nel tessuto economico, sociale e culturale della nostra societa’. Per stabilire se i risultati siano positivi, dovremmo valutare quante persone sono state inserite o meglio re-inserite nel mondo del lavoro, in una situazione di grave crisi economica.

I risultati del primo anno di attivita’ non sono stati pari all’entusiasmo con il quale il vicepresidente Grizzo li sta sbandierando.

L’efficacia delle attivita’ di sportello informativo non e’ stata in linea alle aspettative, per la difficolta’ di formare compiutamente i facilitatori, selezionati dall’Associazione Amici dell’Africa.

D’altra parte non poteva essere che cosi’, dato che la furia ideologica di rompere con tutto quello che era stato fatto in passato, dalla Giunta Illy e da tante amministrazioni comunali, ha azzerato tutte le competenze e le esperienze che si erano create nel territorio.

Gli stessi lavori socialmente utili, che hanno coinvolto 295 persone si sono conclusi con solo19 persone che hanno trovato nuovo lavoro. Le condizioni sono difficili, lo capiamo, ma non e’ certo il caso di sbandierare le virtu’ miracolistiche di questo piano.

Ora la furia ideologica di Grizzo sta producendo una assurda inversione dei ruoli, con l’ente provincia che, invece di occuparsi di creare nei migranti fiducia nelle istituzioni, vuole assumere il ruolo del poliziotto, mentre la questura e prefettura richiamano l’assessore al rispetto delle procedure stabilite dalla stessa legge Bossi-Fini.

Penso che il rispetto delle regole da parte degli immigrati sia una condizione necessaria e sulla quale non dobbiamo mediare. Ma la “facilitazione” del loro inserimento nella nostra societa’ e’ un fenomeno molto complesso che va gestito con pazienza, rispetto delle loro difficolta’, e comprensione delle loro culture, ma soprattutto investendo molto nella formazione professionale: solo cosi’ possiamo avere futuri cittadini e non braccia temporanee, che diventano clandestini perche’ perdono il lavoro o vengono fatti lavorare in nero.

Per chi , come la Lega, ha nel suo patrimonio genetico “politico” l’idea che gli immigrati siano un pericolo e un corpo estraneo nella nostra societa’, questo e’ difficile da capire. E quanto piu’ chi amministra non sa gestire queste situazioni, tanto piu’ la nostra sicurezza viene messa in rischio da potenziali conflitti sociali.

Michele Padovese
Consigliere Provinciale Partito Democratico

giovedì 26 agosto 2010

Pd, cominciata la sfida a tre per la segreteria


Oltre a Liva e Ius in corsa anche Padovese. «Fino alla fine abbiamo tentato di unire il partito»



PORDENONE - La corsa verso la segreteria del Pd provinciale sarà a tre. La componente delle liste civiche che fa riferimento a Giorgio Zanin e Sergio Bolzonello ha ufficializzato la candidatura di Michele Padovese, 51 anni, pordenonese, dirigente d’azienda e consigliere provinciale nel gruppo di opposizione.
      «Fino alla fine - spiega lo stesso Padovese - abbiamo cercato di perseguire la strada per una candidatura unitaria in cui potessero riconoscersi tutte le componenti e le culture del partito. E il fatto stesso che la terza candidatura arriva proprio a ridosso della scadenza del termine di presentazione dimostra tutti i nostri sforzi per trovare un accordo tra le diverse aree».
      Un percorso che, però, si è dimostrato impossibile anche dopo la proposta di Antonio Ius come candidato della componente che fa riferimento all’ex Margherita. Area che ha sperato fino alla fine in una "desistenza" da parte dei "civici" e nella loro rinuncia a sostenere un candidato proprio. «Il nostro gruppo - ribadisce Padovese - ha puntato fin dall’inizio all’unità di azione del partito anche all’insegna della leadership regionale rappresentata da Debora Serracchiani. L’intesa però non c’è stata né sull’ipotesi Renzo Liva, né su quella Antonio Ius». Di qui la decisione di rimescolare le carte e presentare un terzo nome per la corsa alla guida provinciale del partito. «Lavoreremo - conclude Padovese - per una prospettiva che valorizzi le culture di provenienza e che punti a superare le divisioni organizzative». Il gruppo che sostiene Padovese sta raccogliendo le firme (ne servono un centinaio) per la presentazione della candidatura entro il 31 agosto. Poi la fase congressuale con la assemblee nei 45 circoli Pd del territorio.
      © riproduzione riservata



Il Gazzettino 25 agosto 2010, pag. 4

mercoledì 25 agosto 2010

Decolla la candidatura Padovese nel segno dell’unità


Nonostante il periodo di ferie e i tempi strettissimi della convocazione, la riunione che ha designato Michele Padovese quale terzo candidato alla segreteria provinciale PD ha raccolto lunedì sera un consenso plurale qualificato ed entusiasta da tutta la provincia.

Ecco di seguito l’elenco dei primi sottoscrittori:
Pieromano Anselmi, Valter Alzetta, Maurizio Babuin, Piercarlo Begotti, Giulia Bevilacqua, Sergio Bolzonello, Marco Bonazza, Paolo Casarotto, Emilia Cerutti, Alfonso Colombatti, Francesco Colussi, Ruben Colussi, Paolo Comina, Matteo Cornacchia, Miriam Davide, Chiara Da Giau, Alice Della Puppa, Sandrino Della Puppa, Dino Del Savio, Roberto Freschi, Ugo Furlan, Gianni Ghiani, Giacomo Lagona, Gustavo Mazzi, Giuseppe Moras, Davide Pagnin, Raul Panizzut, Monica Pase, Loris Pasut, Fabio Pes, Ugo Piazza, Mauro Piva, Moreno Puiatti, Franca Quas, Chiara Sartori, Sonia Sfreddo, Francesca Tavella, Fabrizio Venier, Sergio Zaia, Giorgio Zanin, Luca Zanut.


La raccolta firme è partita dunque nel modo migliore. Padovese nel discorso d’apertura ha sottolineato alcuni punti forza della sua candidatura: un serio lavoro per l’unità nel partito, sulla scia dell’impegno di questi mesi, che porti a superare i vecchi recinti, imparando dall’esempio positivo di tanti circoli; la volontà di imprimere una risalita alla moralità in politica; un metodo di lavoro per stare concretamente sul territorio dalla parte dei cittadini insieme con le altre forze del centrosinistra, in primis con le realtà civiche, mantenendo il partito aperto; il sostegno coerente al lavoro del partito regionale a fianco della segretaria Debora Serracchiani.

In serata è stato distribuito il documento “Il partito che vogliamo”, frutto del lavoro di alcuni mesi guidato da Giorgio Zanin, in parte già condiviso anche dal candidato Ius. Costituirà la base della piattaforma programmatica, in fase di elaborazione anche attraverso incontri con gli iscritti nei circoli.