Segreteria Pd, appello all unità
Marciare divisi per colpire uniti. Hanno lanciato un messaggio alla coesione i tre candidati alla segreteria provinciale del Partito democratico in occasione della presentazione ufficiale alla stampa di ieri pomeriggio. Un messaggio univoco per arginare un rischio, quello che la competizione interna in realtà si trasformi in un boomerang per il movimento. Da qui l’assicurazione, da parte di Antonio Ius, Renzo Liva e Michele Padovese, che chiunque sarà eletto dovrà lavorare per ricomporre l’unità interna. Anche sulle divisioni che hanno portato alla tripartizione di proposte i tre sono andati cauti: «Siamo un partito plurale e questa è la nostra caratteristica», ha messo le mani avanti Ius; «I programmi sono simili, l’approccio è diverso», si è differenziato Liva; «Gli steccati interni non sono di per sè un elemento negativo» ha aggiunto Padovese. Liva, riferimento di gran parte della componente ex Ds, ha rivendicato una sensibilità diversa sui temi etici, contrappuntato da Ius: «Su questi argomenti, la maggioranza del partito non deve imporre agli altri, va rispettata la libertà di coscienza». Sull’attuale momento, l’ex segretario della Margherita ha sottolineato che il partito «vive una fase di crisi da risultati negativi e una scarsa attenzione alle regole elettorali», mentre Liva ha affermato di essere fiducioso «sulle prossime amministrative visto che nei Comuni in scadenza abbiamo governato bene». Essenziale, secondo Padovese, «mettere in atto tutte le energie per andare oltre le famiglie di appartenenza, ponendo, nei confronti dei cittadini, le priorità dei costi e della moralità della politica e la restituzione di fiducia nei confronti delle istituzioni». Per la segretaria uscente, Francesca Papais, è stato l’incontro di congedo. Ha auspicato che chi la sostituirà «saprà raccogliere il lavoro che è stato fatto in questi anni». La parola passa agli iscritti. Le assemblee nei 43 circoli si terranno dal 15 al 20 settembre e, oltre alle liste per la guida del partito provinciale, verranno rieletti gli organi locali. Su questo punto le trattative sono in corso, realtà per realtà, per cercare candidature unitarie, anche se le competizioni interne si prospettano a macchia di leopardo. A partire da Pordenone dove pare sia ritornata in campo la ricandidatura dell’uscente, Walter Manzon, sulla quale, però, non ci sarebbe unanimità.
STEFANO POLZOT
Messaggero Veneto — 04 settembre 2010, pag. 02
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